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Pranayama

Il controllo del Prana (l’energia sottile del respiro vitale) conduce al controllo della mente.

Questo è il principio sulla cui base si sono sviluppate, nei secoli, le tecniche di “Pranayama” (ाणायाम "pranayama", controllo del Prana o del Respiro Vitale, appunto. Dal sanscrito ाण "prana", energia o soo vitale e अयान "ayama", ritenzione o controllo). Ovvero quell'insieme di esercizi avanzati di respirazione volti a rallentare, regolarizzare e dosare il flusso d’aria che immettiamo ed emettiamo dai polmoni e di cui ci si avvale al fine di imparare a controllare e stabilizzare (sviluppandone la corretta padronanza) la nostra respirazione. L'Hatha Yoga è la dottrina per mezzo della quale queste tecniche sono tramandate di generazione in generazione.

La manifestazione più esteriore del Prana nel corpo umano è il movimento dei polmoni: quando l’energia vitale più sottile è controllata, anche tutte le sue altre manifestazioni nel corpo verranno lentamente controllate. Ogni parte del corpo può essere riempita di Prana e quando saremo capaci di farlo, saremo in grado di governare l’intero organismo. Tutte le disarmonie del nostro corpo possono essere riequilibrate alla radice, controllando e regolando il flusso di energia vitale all'interno di esso: questo è il sapere segreto che sta alla base delle tecniche di guarigione.

Per quanto riguarda gli eetti “sottili” del Pranayama, i testi tradizionali fanno riferimento in particolare al risveglio di Kundalini, l’energia che giace in forma di serpente assopito, avvolto in spire, alla base della colonna vertebrale.

I testi tantrici aermano che una pratica prolungata ed intensa del Pranayama fa sì che i due so vitali - Prana ed Apana - esercitino un’azione congiunta che provoca il “risveglio” della Kundalini Shakti, che risale attraverso i chakra, i sei centri energetici disposti lungo l’asse della colonna vertebrale, fino a raggiungere il “Loto dai Mille Petali” (Sahasrara-padma) o il “Chakra della Corona”, sito alla sommità del capo, consentendo di raggiungere lo stato di Mukti-nirvana, ovvero la liberazione suprema.

BENEFICI

Praticare quotidianamente il Pranayama pulisce e rinforza I polmoni e l'intero sistema respiratorio; dona armonia e benessere all'intero organismo; favorisce - durante la ritenzione del respiro, per via dell'aumento della pressione generata all'interno dei polmoni - il più alto scambio di sostanze gassose: una maggiore quantità d'ossigeno raggiunge il sangue ed una maggiore quantità di anidride carbonica ed altri gas nocivi passano dal sangue ai polmoni,

che elimineranno il tutto durante l'espirazione, grazie alla quale (soprattutto quando prolungata) i polmoni vengono ripuliti dall'accumulo di aria stantia e scorie; ristabilisce l'equilibrio tra il processo anabolico e quello catabolico; aiuta a rilassare la mente, conferendole nuova calma e lucidità; purifica i canali energetici (nadi) attraverso i quali scorre l'energia vitale; favorisce il controllo e l'accumulo di prana; l'intero organismo sembra più “leggero” e lo sguardo diventa più luminoso; aiuta a ritrovare la centratura e l'equilibrio interiore.